Astrospartus Mediterraneus

ASTROSPARTUS MEDITERRANEUS

Ciao amici subacquei, oggi vi vorrei presentare quest’altra meraviglia del mare: Astrospartus mediterraneus o più comunemente chiamata stella gorgone.
Il suo nome è facile da ricordare se consideriamo che il nome scientifico deriva da aster, i più bravi in latino sapranno già che significa stella e spartos =arbusto. Mentre stella gorgone deriva dal fatto che le sue braccia ricordano una creatura mitologica, vediamo se indovinate?? Capelli incolti e pieni di serpenti che pietrificava chi incontrava il suo sguardo…vi è venuto in mente?! Esattamente è lei medusa la gorgone, solo che la nostra stellina di pietrificare gli uomini non ci pensa affatto.
Infatti, Astrospartus mediterraneus, è un echinoderma bentonico e sedentario che vive tra i 30 ed i 100 m di profondità. E’ una specie notturna e fotofoba, abitante del coralligeno la stella gorgone la si ritrova spesso su gorgonie o spugne, preferisce fondali rocciosi, detritici o sabbio-melmosi.

Vediamo un po’ com’è fatto e quali sono le sue abitudini. Il suo corpo è costituito da un disco pentagonale con un diametro di 6/8cm. Da qui si dipartono 10 braccia le quali si ramificano numerose volte creando un intreccio aggrovigliato soprattutto alle estremità sottilissime. Di fatto è un animale filtratore che cattura particelle organiche e piccoli animali planctonici grazie alle sue braccia estremamente ramificate e mobili in tutte le direzioni. Attiva di notte quando caccia, mentre di giorno rimane con le braccia contratte verso la zona orale. Durante la notte distende le sue braccia ramificate con le quali intercetta piccoli organismi, in una sola nottata è in grado di filtrare alcune migliaia di litri d’acqua. Le prede catturate vengono convogliate alla bocca tramite la contrazione del braccio responsabile alla cattura, mentre le altre braccia continuano la caccia.

Non so dirvi molto sulla fecondazione, secondo testi scientifici si sa per certo che i sessi sono separati e che non esiste dimorfismo sessuale. La fecondazione avviene in acque libere con l’emissione di spermatozoi e uova in mare aperto, la larva, chiamata ofiopluteo, conduce una breve vita planctonica per poi fissarsi al substrato dove avverrà la metamorfosi.

Non è così facile da incontrare in immersione, poiché come abbiamo già detto predilige elevate profondità. Quest’esemplare è stato fotografato dal nostro istruttore Massimiliano alla profondità di 36 metri, presso il nuovo relitto a Civitavecchia. Ad ogni modo la stella gorgone non ama la luce nè tantomeno i flash delle macchine fotografiche. Perciò mantenendo ferma la regola guardare e non toccare, in questo caso ok le foto, l’unico souvenir che possiamo portare dal mare, ma non disturbare troppo, poiché questo organismo reagisce particolarmente alla luce chiudendosi, perciò cerchiamo di moderare l’illuminazione. Ricordate sempre…e se estranei venissero a rompervi le scatole a casa vostra, vi farebbe piacere????

Fonti: Flora e fauna del mediterraneo, testo universitario zoologia zanichelli,biologiamarina.org, foto Massimiliano Del Pidio.

Per Massimiliano Del Pidio Echinodermi